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Un approccio di sistema ai problemi del fiume Pescara: il contratto di fiume

Il fiume è da sempre una risorsa decisiva per l’ambiente e lo sviluppo locale.

Il fiume Pescara, “il fiume più grande del versante adriatico dopo il Po” si trascina innumerevoli problemi legati all’inquinamento, allo sfruttamento degli argini, alla conservazione della biodoversità e alla sua manutenzione.

E’ necessario, oggi più che mai, un approccio globale, che valuti, attraverso la “partecipazione dal basso” da parte di Comuni, Regione, Provincia, associazioni ambientaliste, associazioni di categoria e soggetti privati, la identificazione dei problemi e la definizione delle azioni da intraprendere per arrivare a risultare concreti e duraturi.

Per fare questo la Provincia di Pescara ha aderito e sostiene lo strumento denominato “Contratto di fiume” , coordinato dal ministero dell’Ambiente e dell’ISPRA, nato a livello nazionale per affrontare con una prospettiva di insieme il tema della corretta gestione delle risorse idriche e della valorizzazione dei territori fluviali, unitamente alla salvaguardia del rischio idraulico.

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